#Palo santo: purificare gli ambienti

"Palo Santo para limpiar tu casa da la mala energía, 
Palo Santo para la buena suerte"

Il Palo Santo (Bursera graveolens) è un albero tropicale che cresce spontaneamente in alcune zone dell'America Centro-Meridionale e che viene coltivato nelle regioni dell'Ecuador e del Perù. Considerato un legno sacro poichè la sua fioritura avviene proprio durante il periodo del Solstizio d'Inverno, il Palo Santo possiede numerose proprietà tra cui la purificazione degli ambienti dalle energie negative. Dal legno dell'albero di Palo Santo vengono ricavati bastoncini per incenso e un olio essenziale aromatico dalle numerose proprietà curative e come utilizzo nelle meditazioni. 

PROPRIETA' 
Purifica gli ambienti dalle negatività, effettuando una sorta di pulizia energetica e vibrazionale. Per questo motivo viene bruciato nel corso di cerimonie o meditazioni sotto forma di incensi, paletti, coni e trucioli.
Allontana gli insetti fastidiosi: l'aroma di palo santo risulta sgradito a zanzare, mosche, e altri insetti. Non solo, le sue proprietà lenitive portano ad usarlo dopo una puntura, per eliminare il fastidioso prurito.
E' un rilassante psico-fisico, in quanto il suo aroma conferisce un senso di pace e serenità. Inoltre contribuisce ad avere un sonno di buona qualità.
E' un ansiolitico e antidepressivo: armonizza corpo, mente e spirito, ripristinando l'equilibrio interiore. Per questo motivo è stato definito "il profumo dell'anima".
L'essenza di Palo Santo è autoconservante: pertanto i prodotti a base di Palo Santo non necessitano di conservanti e altri additivi chimici.

Il suo utilizzo è davvero molto semplice: accendete un bastoncino di Palo Santo e lasciate che si formi la fiamma. Fate ardere la fiamma per qualche secondo e poi agitare il bastoncino in modo che la fiamma si spenga. Ed ora godetevi il suo aroma e buon relax 


Fonte: Estratto da www.greenme.it e www.macrolibrarsi.it 

Magia Lunare: Tredicesima Luna o Luna Blu

Ogni 19 anni si vernifica una stagione con 4 lune piene creando il tredicesimo plenilunio. Questa Luna speciale e dalle energie molto potenti è chiamata "La Tredicesima Luna" o "Luna Blu". E' una Luna oscura e molto potente legata alla trasformazione, collegata al mondo degli spiriti e al regno dei morti. Adatta alla pratica della divinazione, questa luna speciale propizia rituali di liberazione e allontanamento.

SCHEDA DELLE CORRISPONDENZE
ALTRI NOMI DELLA LUNA BLU: Luna dei Morti, Luna della Caccia, Luna degli Antenati, Luna del Cacciatore.
NOMI ASTRONOMICI: Luna Senza Nome, Ultima Luna, Luna delle Anime Inquiete, Luna delle Streghe, Luna della Trasformazione, Luna Falsa.
FIORI: giglio bianco, dalia, crisantemo
PIANTE: zenzero, luppoli, assenzio, issopo, patchouli, artemisia, noce moscata, anice stellato
ALBERI: sambuco, pino, cipresso, tasso
PROFUMI: rosmarino, sangue di drago, lillà, pino, glicine
COLORI: nero, bianco, blu, viola
PIETRE: ossidiana, onice nera, vetri vulcanici
ANIMALI: corvo, lupo, gufo, falco, pipistrello, serpente
SPIRITI DELLA NATURA: banshees (spiriti femminili preannuncianti morte) ed altri esseri che portano messaggi tra il nostro mondo e quello dei Morti
DIVINITA': Cerridwen, Circe, Hel, Nephthys, Dio Cornuto, Caillech, Freyja, Holda
FLUSSO DI POTERE: liberazione, ricordo, comunanza con i morti, profezia. Rilascio di vecchi negativi ricordi ed emozioni.

Lavanda: Lavandula Agustifolia (Officinalis)

Nome Popolare: Nardo
Genere: maschile
Elemento: Aria
Pianeta: Mercurio
Poteri: Amore, protezione, purificazione, sonno, felicità e pace.

Dove cresce: E' una pianta spontanea che cresce nei terreni aridi soprattutto in Piemonte e Liguria.
Come si coltiva: Si semina in semenzaio in autunno o primavera. Si trapianta in primavera. Richiede un terreno asciutto e una posizione soleggiata.
Come si riconosce: E' un cespuglio alto circa 80 cm dal forte profumo. Le foglie sono lineari e lanceolate (cioè di forma ellittica con l'estremità appuntita) di colore grigio-verde.
I fiori sono violetti durante l'estate e simili ad una spiga.
Quali parti si utilizzano: I fiori.
Quando si raccoglie: In estate nel tardo pomeriggio.
Come si conserva: Si usa sia fresca che essiccata. Si essicca all'ombra in un luogo areato e si conserva in recipienti di latta.
Le proprietà: Aromatica, calmante, cicatrizzante, antisettica, diuretica, elimina i gas intestinali e favorisce una buona sudorazione.

NOTE: Per l'uso interno chiedere informazioni al proprio naturopata o medico di fiducia.

SACCHETTI DI LAVANDA 
Realizzare sacchetti con la Lavanda è davvero molto semplice. La cosa migliore sarebbe acquistare la pianta, lasciare che fiorisca e poi essiccarne i fiori, ma potete acquistare anche i fiori già secchi.
Se volete realizzare dei sacchetti per la biancheria io consiglio di utilizzare dei sacchetti di organza, che rilasciano più profumo essendo leggermente forati. Invece per uso magico, da appendere a finestre o porte oppure da portare con se, consiglio sacchetti in cotone o juta così non permettere alla polvere dei fiori di lavanda di fuoriuscire dal sacchetto. 

Realizzare totalmente a mano il vostro sacchetto, dal nutrire la pianta, all'essiccazione dei fiori e alla cucitura del sacchetto, gli donerà più potere energetico personale.
Mentre realizzate il vostro sacchetto potrete effettuare anche una piccola visualizzazione sullo scopo per cui lo state confezionando: ascotate le emozioni e le sensazioni che vi trasmette il profumo della lavanda e se avete delle visioni trascrivetele sul vostro diario personale. 



OLIO DI LAVANDA 
E'  un preparato composto da olio di oliva e fiori di lavanda. La sua preparazione è semplice, ma molto lunga. 

Occorrente: 
*Olio di oliva (o olio di mandorle dolci)
*Fiori di lavanda secchi o freschi
*Barattolino in vetro
*Garza
*Cordino naturale o filo di raffia 
*Filtri da caffè in carta
*Imbuto
*Boccetta vetro scuro


Preparazione: Pestate i fiori di lavanda in un mortaio e immergeteli nell'olio mescolando fino a che i fiori non ne saranno completamente ricoperti. 

Coprite il barattolo con la garza, legatela con un cordino di raffia e chiudete il coperchio.

Lasciate riposare il tutto al sole per circa 3 settimane facendo attenzione che l'acqua non entri a contatto con l'olio, perché lo rovinerebbe.

Passate le 3 settimane filtrate il composto con l'aiuto di filtri da caffè (in carta)  spremete bene i fiori in modo tale da estrarre la maggior quantità possibile di principio attivo.

Conservate l'olio di lavanda in boccette di vetro scuro. 
La scadenza è di circa un anno.

Utilizzo magico: per oliare le candele (meglio se naturali) 
Utilizzo cosmetico: massaggi, come nutriente dopo la doccia sulla pelle ancora umida.
Utilizzo relax: per il mal di testa (massaggiare le tempie con qualche goccia), dolori mestruali (qualche goccia sul basso ventre, sonno sereno e rilassato (potete mettere il vostro sacchetto sotto al cuscino oppure qualche goccia sempre sul cuscino).


Fonte: Estratto da "Enciclopedia delle piante magiche" di Scott Cunningham, Rimedi Naturali - Piccola Enciclopedia
Immagini: giardinaggio.it

Erbe velenose

In questo post elencheremo le erbe velenose, così da sapere di fare attenzione nel maneggiarle.

Angelica: L'olio essenziale in forti dosi può provocare delle intossicazioni.
Anemone: il fusto e le foglie sono velenosi.
Artemisia: dannosa per le donne in gravidanza.
Assenzio: l'essenza è fortemente tossica.
Belladonna (o erba della strega): è un'erba pericolosissima! Provoca allucinazioni, delirio e avvelenamento. Ha effetti anche mortali!
Brionia: le bacche e le radici sono velenose.
Camomilla: le donne in gravidanza non la devono utilizzare.
Cicuta: provoca avvelenamenti mortali.
Coriandolo: l'essenza e le parti verdi sono velenose.
Cumino dei prati: l'essenza è tossica.
Digitale: Non portate mai i fiori alla bocca! E' mortale e pericolosissima!
Ippocastano: la corteccia, la scorza dei frutti, i frutti stessi ed i semi freschi sono tossici.
Lauroceraso: le foglie sono velenose.
Mandragora: l'intera pianta è velenosa.
Morella: le bacche che sono simili ai piselli, sono velenose.
Oleandro: tutta la pianta è velenosa.
Ortica: i semi sono velenosi. Il resto della pianta è urticante, ma con la cottura si annulla l'effetto, infatti è anche utilizzata in cucina per preparare risotti, polpette, sformati e molto altro.
Ranuncolo: pericoloso.
Ruta: tutta la pianta è tossica.
Stramonio (o Erba del diavolo): fa parte della stessa famiglia della Belladonna (le solanacee). E' tossica e può provocare la morte.
Tabacco: le foglie e le radici non vanno ingerite.
Tasso: la corteccia, le foglie e i frutti sono velenosi.
Vischio: le bacche sono velenose.


Fonte: Le Erbe Magiche di Roberto La Paglia

La Rosa il fiore delle emozioni

La Rosa è sempre stata utilizzata nei composti erbari per attirare l'amore e per comunicare alle energie dell'universo il nostro desiderio di incontrare qualcuno affine a noi.

Bere un tè di boccioli di rosa, prima di andare a dormire, ci aiuterà ad avere sogni chiari e ricchi di simboli (su cui poi noi dovremo lavorare).

I petali e cinorrodi* sono utilizzati nelle pratiche di guarigione: un panno imbevuto di acqua di rose allevia l'emicrania se posizionato sulle tempie.

*Il cinorrodo è un falso frutto, ossia un frutto derivante da strutture fiorali diverse dall'ovario. Tipico del genere Rosa, deriva dall'ingrossamento del ricettacolo, è carnoso e forma una coppa che contiene gli acheni, i veri frutti di colore giallo o marrone, frammisti a peli. La forma, il colore e le dimensioni dei cinorrodi delle diverse specie varia molto: possono essere verdi, arancioni, rossi e quasi neri o blu; possono avere forma allungata o sferica ed essere ricoperti o meno da sottili aculei. (Fonte: wikipedia)

Antiche Tradizioni: In antichità le donne, per scoprire il loro futuro, prendevano tre foglie di rosa dando ad ogni foglia il nome di un'innamorato. La foglia che sarebbe rimasta più a lungo verde avrebbe deciso il nome del futuro marito.

SCHEDA RIASSUNTIVA
Genere: femminile
Elemento: Acqua
Pianeta: Venere
Divinità: Cailleach (celtica), Hathor e Iside (egizia), Demetra (greca).